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venerdì 27 febbraio 2009

Senigallia 2.0: tutti nella rete?


Web e dintorni tra il Misa e il resto del mondo, come cambia l’approccio al lavoro, all’informazione, alla partecipazione alla vita della città.

Quelli che scrivono e quelli che bloggano, quelli che usano il web per parlarsi nel giro di pochi chilometri e non si erano mai conosciuti di persona.
Quelli che sono convinti che internet sia il diavolo, perché non sanno come diavolo si fa e sotto sotto vorrebbero saperne di più, ma si vergognano un po’.
Quelli che i nostri figli sanno navigare e noi facciamo fatica anche a usare il telefonino, ma sono preoccupati che la rete possa rompersi e farli cadere.
Quelli che il digital divide non l’hanno ancora comprato e non sanno nemmeno che ce l’hanno già in casa.
Quelli che sono clandestini anche in rete, quelli che sono immigrati al web 2.0, quelli che commentano anche i loro commenti.
Quelli che sono nonni multimediali a livello virtuale con figli digitali e nipoti cibernetici.
Quelli che non trovano lavoro ma sono occupati a cercare lavoro in internet..


Senigallia 2.0 è un progetto per informare e condividere quello che facciamo su internet, un progetto per aumentare la partecipazione alla vita della comunità.
Senigallia 2.0 vuole offrire un’idea di praticabilità della rete a chi non ha mai pensato di utilizzarla, a chi non sa come fare e vorrebbe avvicinarsi.
Vuole anche aiutare chi la sta usando a farlo meglio, sfruttando tutte le opportunità e lo vuole fare proponendo incontri tra persone in un ambito quale quello della biblioteca comunale che oltre ai classici servizi, di prestito libri, di lettura di quotidiani, sta mettendo a disposizione dieci postazioni per navigare nella rete, utilizzare servizi innovativi (ad esempio skipe per telefonare) o semplicemente utilizzare gli applicativi informatici per le proprie attività.
Senigallia 2.0 vuole essere un modo per portare le nuove tecnologie alla portata di tutti, vuole fare scoprire le potenzialità di internet, come strumento che ha cambiato la nostra vita e rischia di creare anche un divario tra chi è capace di utilizzarlo e chi invece rischia di esserne emarginato.
Senigallia 2.0 è un progetto per aprire la mediateca alla città, per diffondere una cultura di rete basata sulla partecipazione alla vita della comunità.
Senigallia 2.0 vuole parlare a giovani e meno giovani, a donne e uomini, ai genitori e ai figli, a chi lavora, a chi vorrebbe lavorare, a chi studia e a chi insegna.
Senigallia 2.0 vuole implementare l’opportunità data dalla realizzazione della rete wifi in tre piazze della città, che copre l’area del centro storico della città, più vissuta dai cittadini, dove avvengono la maggior parte degli eventi culturali, come segno di apertura alla partecipazione alla vita della comunità.
Senigallia 2.0 propone una serie di incontri e laboratori informali con chi vive anche in rete, per diffondere buone prassi, lo scambio e la condivisione di esperienze.
Senigallia 2.0 mette a disposizione 10 postazioni per la navigazione libera e gratuita presso l’Informagiovani e mediateca, dove puoi registrarti al sistema wifi e navigare anche con il tuo portatile o il tuo telefonino dalle piazze della Città: Piazza Roma, Piazza del Duca, Piazza Manni e dal Foro Annonario.


Gli incontri saranno in orario serale, per permettere un’ampia partecipazione della città; avranno uno o più relatori/testimonial che racconteranno la loro esperienza, che cosa fanno in internet.
Si comincia giovedì 5 marzo 2009 alle ore 21.00 presso la 'sala mediateca' della Biblioteca Comunale (al Foro Annonario, entrata da Via Perilli, 8) con "Senigallia 2.0: tutti nella rete?", un racconto corale di bloggers senigalliesi e dintorni.
Ci sarò anch'io insieme ad altri nomi noti presenti sul manifesto, ma tutti gli altri bloggers (ma non solo bloggers) si sentano invitati anche senza un invito formale.


Informazioni e contatti:
Informagiovani Senigallia - Via Manni, 1
Mediateca Comune di Senigallia - Via Perilli, 8
E-mail:
digiscuola@comune.senigallia.an.it

Tel: 800.211212
Facebook:
Senigallia 2.0

Scarica la brochure

giovedì 26 febbraio 2009

Senigallia: concorso fotografico contro la sosta selvaggia

Prosegue l'iniziativa "Parcheggi Creativi di Senigallia", la risposta goliardica al malcostume del parcheggio selvaggio.
Il concorso fotografico, che premierà la più bella foto di un parcheggio illegale realizzato all'interno del territorio comunale di Senigallia, continuerà ad essere aperto agli scatti di professionisti e semplici amatori fino all' 8 marzo data del prossimo Critical Mass.

In concomitanza con il Critical Mass partirà su Viveresenigallia.it il sondaggio per stabilire democraticamente quale sia la foto del parcheggio creativo migliore, in palio la ormai agognata e mitica Coppa del Birb, creazione di un artista locale che la ha donata agli ideatori del progetto. L'iniziativa non vuole criminalizzare i singoli automobilisti ma solo portare attenzione mediatica ad un problema molto sentito nel nostro comune in modo leggero e scanzonato ma con la ambiziosa speranza che sempre più persone riscoprano il piacere di rispettare il codice della strada, se non altro per impedire che la loro auto divenga modella di un concorso irriverente come questo.

Gli scatti già pervenuti sono visibili sulla pagina del meetup Senigallia, chi volesse inviare foto può contattare la segreteria del meetup o caricare le foto previa iscrizione al forum. L'invio della foto implica la rinuncia ai diritti di copyright e la automatica partecipazione al concorso, le targhe verranno oscurate, il nome dell'autore è indicato solo su richiesta.


Fonte: Meetup Senigallia
beppegrillo.meetup.com/294/

martedì 24 febbraio 2009

Fotografi nel web #74: Alberto Terenzi



Alberto Terenzi: chi è?
Sono il titolare di Foto Costantini, un'attività storica di Senigallia, visto che nasce nell'immediato dopoguerra per opera di Nello Costantini, zio di mia moglie Rita e per tanto tempo mio "maestro". Oggi mi piace definirmi un "artigiano della fotografia", cercando di esprimere nel mio lavoro tutto quello che posso in termini di contatto con la gente e riscoperta della tradizione, ma anche creatività, ricerca e continua innovazione. Il mio tempo si divide equamente tra servizi fotografici, camera oscura e Photoshop!

Quando hai iniziato a fotografare?
Fin da bambino, con la mia Kodak Instamatic. Ma solo a 19 anni ho acquistato con il mio primo stipendio una reflex, una Yashica 108...

Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
L'elemento umano, in qualche modo, è sempre presente nelle mie foto. Discorso a parte per quanto riguarda la mia passione per l'uso delle pellicole istantanee Polaroid. In tal caso prediligo i paesaggi: il mare, la campagna, i contesti urbani, che si prestano maggiormente ad essere "manipolate" con particolari tecniche creative.

Hai fatto qualche corso di fotografia?
Mi piace ricordare il corso di camera oscura che Angelo Verdini, il mio maestro della scuola elementare, ci tenne a scuola quando avevo dieci anni. Da lì in poi non perdo ogni occasione per imparare qualcosa di nuovo, partecipando a svariati workshops dedicati alla ripresa fotografica e a Photoshop.

Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Tanti, troppi per fare un elenco. E allora dico solo un nome: Luigi Ghirri.

Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Ora che ci penso, in pochi anni le cose sono cambiate così tanto... Professionalmente, sono partito con una Mamiya 645 e un banco ottico Toyo, arrivando ad un corredo completo Canon EOS, digitale e analogico. Ma continuo ad usare tutto, e a stampare il mio bianco/nero in camera oscura, il luogo dove mi trovo più a mio agio, tra acidi puzzolenti, ed il gocciolare dell'acqua, che non deve mai fermarsi!
E poi ho la mia bella selezione di macchine istantanee Polaroid...

Parlaci della tua passione (amore?) per le Polaroid...
La "colpa" è di un altro mio "maestro" Senigalliese: Massimo Marchini (a proposito, andate a dare un'occhiata sul suo sito web). Ti assicuro che la manipolazione di materiale sensibile Polaroid è, più che un amore, una vera malattia! Ci sono una infinità di soluzioni creative, con risultati che vanno oltre la fotografia, ma partendo dalla sua essenza: l'inquadratura e l'unicità dello scatto che congela il momento. Le pellicole SX70, che purtroppo non sono più reperibili, restano per me insuperabili. Io ne ho ancora cinque confezioni che conservo gelosamente, ma non dirlo a nessuno!

Quali sono gli scatti ai quali sei particolarmente legato?
Ormai da diversi anni, ogni volta che viaggio in giro per il mondo, porto con me le mie Polaroid. Nell'era del digitale torno con una decina di preziosissimi scatti che mi sembrano un tesoro... Comunque devo dire che poi c'è mia moglie che compensa con non so quanti megabytes di altre immagini!



Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Mi piacerebbe molto dedicare un po' di tempo ai miei lavori personali, ma si sa: il calzolaio va in giro con le scarpe rotte... Ma non poniamo limiti alla provvidenza!

Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
Raramente, vedi la risposta precedente! Di recente ho esposto ad una collettiva del gruppo "Polaser" (ovviamente con delle Polaroid) con la partecipazione di fotografi del calibro di Maurizio Galimberti: una bella soddisfazione!



Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Non ho mai partecipato a concorsi fotografici, mentre la pubblicazione di mie foto capita spesso, e fa sempre molto piacere. L'ultima pubblicazione è di un paio di mesi fa con delle mie immagini per la sezione fotografica del libro "Montemarciano, la sua marina la sua gente" edito dalla Fondazione Rosellini.

Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Oltre al mio lavoro, tutte le volte che posso. A conti fatti, forse, troppo...

Raccontaci un episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
Il primo episodio che mi viene in mente riguarda un incontro di qualche anno fa con Gianni Berengo Gardin. Che emozione incontrare il maestro e poter conversare un po' con lui, fare quanche domanda! Peccato che per quasi tutto il tempo lui abbia parlato di... Politica!

Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Che disastro! E ne sono contento, perché mi illudo di migliorare un poco giorno dopo giorno...

Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Diciamo che sto cercando di raccogliere il mio materiale su Facebook, anche se devo ancora lavorarci molto... Ma se volete dare un'occhiata siete tutti i benvenuti!

Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Alla base di tutto deve esserci una grande passione per questo mondo. E credo sia importante, soprattutto all'inizio, non trascurarne nessun aspetto: comperare libri fotografici, pertecipare a corsi e workshops e non rinunciare mai al confronto... Vietato tenere le foto nel cassetto o... nell'Hard Disk!








Fotografie: © Alberto Terenzi

Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
Il saluto è rivolto a tutti gli appassionati di fotografia, con ognuno dei quali passerei sicuramente ore a discutere di carte baritate, files RAW e trasferimenti di emulsione...
Il ringraziamento, invece, è... per te!


Leggi l'intervista anche su: Fotografi nel Web

sabato 21 febbraio 2009

"L'ultimo Oracolo" di James Rollins: impressioni a caldo

James Rollins - L'ULTIMO ORACOLO

Nel nuovo romanzo di James Rollins un’antica moneta greca porterà gli uomini della Sigma a confrontarsi con i misteri del cervello umano...

Washington. Un senzatetto si avvicina a Grayson Pierce, allunga una mano… e muore, colpito alla schiena da un proiettile sparato da un cecchino. Perché quell’uomo non voleva chiedere l’elemosina, ma consegnare all’agente della Sigma un piccolo oggetto: un’antica moneta greca raffigurante il tempio dell’Oracolo di Delfi. Indagando sulla vittima, Gray e la sua squadra scoprono che quell’enigmatico reperto è la chiave per far luce su un misterioso esperimento avviato dai nazisti e proseguito nel massimo riserbo durante la Guerra Fredda sia negli Stati Uniti sia in Unione Sovietica. Forse un’équipe di scienziati russi ha individuato un modo per manipolare e potenziare le facoltà intellettive di alcuni bambini autistici, trasformandoli così in soggetti dotati di capacità straordinarie ma, allo stesso tempo, molto pericolose. E quando una bambina si presenta inspiegabilmente in un rifugio segreto della Sigma, quei sospetti diventano realtà...

Čeljabinsk, Russia. Un uomo si sveglia senza ricordare nulla del proprio passato. Sa soltanto di essere prigioniero in un laboratorio sotterraneo. Confuso e atterrito, viene inaspettatamente liberato da tre bambini, che lo implorano di condurli lontano da lì. Durante una fuga rocambolesca, l’uomo apprende che è in atto un progetto spaventoso: un piano che deve essere fermato anche a costo di sacrificare la propria vita e quella dei bambini… Braccati da nemici implacabili, gli agenti della Sigma dovranno intraprendere una missione che li porterà dai musei di Washington ai vicoli di Nuova Delhi, dalle miniere degli Urali a Černobyl. Ma dovranno anche inoltrarsi in un territorio oscuro e inquietante: i misteri del cervello umano...

Editrice Nord
(collana Narrativa Nord)
traduzione di Gian Paolo Gasperi
2009 - 460 pagine, rilegato - € 18,60

Ho appena terminato di leggere l'ultimo romanzo dell'adrenalinico autore californiano James Rollins, ex veterinario, ormai scrittore di successo tradotto in 32 paesi.
"L’ultimo oracolo" è il quinto romanzo della serie "Sigma Force", dopo: "La mappa di pietra", "L’ordine del Sole Nero", "Il marchio di Giuda" e "La città sepolta".
Il sesto capitolo, "The Doomsday Key", è in preparazione e sarà pubblicato in giugno (in America).

I lavori di Rollins sono costruiti su trame molto articolate e mescolano archeologia, tecnologia, storia e scienza.
Il ritmo è serratissimo e suspence e colpi di scena non mancano mai; una delle idee portanti della sua narrativa è quella che segreti nascosti per secoli possono cambiare il corso delle umane vicende.
Tanto di cappello al geniale scrittore per aver tratto da un argomento così inusuale ed inesplorato (l'intuito e i misteri del cervello umano) una storia carica di suspance e di spunti sui quali riflettere, anche se, devo ammetterlo, ho "letto" un Rollins un po' sotto tono rispetto ai ritmi ai quali ci aveva abituato in passato.
La trama è ben articolata, anche se in alcuni passaggi si va forse oltre il limite (vedi le strane coincidenze che riportano sulla scena Monk Kokkalis disperso nell'ultima puntata); il finale rimane aperto ad un successivo episodio della saga "Sigma Force" che attenderò di leggere con curiosità.
Darei al libro un "ottimo" con qualche ombra, ma questo è un giudizio che nulla toglie al fascino di questo romanzo, consigliatissimo! (a patto di conoscere già le vicende che hanno preceduto questa storia...)

Cosa ne pensano gli altri lettori? Ecco qualche commento trovato in rete relativo a questo racconto, buona lettura!

Molto molto bello. L'ho aspettato per un anno e Rollins non ha deluso le aspettative. Certo, non è come il suo capolavoro, L'Ordine del Sole Nero, ma ugualmente L'Ultimo Oracolo riesce a catturare il lettore. E poi, non dico niente per non spoilerare, ma ci sono un paio di scene che i fans della Sigma non possono non aver sperato ;)

Bellissimo libro, la trama è avvincente e gli argomenti trattati sono interessanti. Incredibile come riesca Rollins ad unire scienza, storia e politica con l'azione. Forse leggermente inferiore ai precedenti (soprattutto rispetto a la Mappa di Pietra e il Marchio di Giuda) per una parte centrale con meno "azione" del solito... Consiglio a tutti, ma è meglio aver letto prima i precedenti della Sigma Force...

Rollins, un marchio, una garanzia.

Ho appena finito di leggere questo libro ed è stupendo! vorresti non smettere mai di leggerlo! ho già letto altri libri di questo autore ma trovo che questo sia il più bello! mi hanno affascinato i temi che tratta! lo consiglio a tutti!


Leggi qua le mie altre "impressioni a caldo" sui romanzi di James Rollins.

giovedì 19 febbraio 2009

Lorenzo Cicconi Massi cura il DVD per promuovere Senigallia alla BIT di Milano

Fonte: Carlo Leone 60019.it

Presentato il 18 Febbraio 2009 nella sala consiliare del Comune il Dvd promozionale su Senigallia, un lavoro costato molte ore di lavoro e di registrazione ma che alla fine potrà dare i suoi frutti alla Borsa Internazionale del Turismo (B.I.T.) di Milano, dove verrà proiettato.

A cura di Lorenzo Cicconi Massi, noto artista senigalliese, e con la collaborazione di Lara Massi e Paolo Mattei, il dvd nasce dalla volontà di promuovere Senigallia nei più importanti centri che si occupano di turismo: la B.I.T. di Milano è appunto uno dei momenti più significativi per parlare di Senigallia rivolgendosi ad un pubblico vasto ed eterogeneo.

Per questo il comune si è rivolto al più noto regista e fotografo di Senigallia, su cui gli assessori alla cultura e promozione, Velia Papa, e al turismo, Gennaro Campanile, hanno puntato fin da subito affiancandogli alle musiche Roberto Mazzanti e Cinzia Poli ai testi. Le voci narranti sono di Lorenzo Visi, Catia Urbinelli, Janet Simmonds.

Il dvd, duemila copie tradotte ovviamente anche in lingua inglese, si compone di un filmato introduttivo della durata di circa 7 minuti che offre una completa panoramica di Senigallia e delle sue bellezze, e una seconda parte con i contenuti speciali, suddivisi in tre sezioni: per primo, "Il patrimonio artistico e culturale", con diverse immagini dai principali palazzi storici e monumenti cittadini; poi "La spiaggia e la cucina di qualità" per evidenziare la ricchezza di un territorio che nel mare ha trovato uno dei suoi punti di forza e infine "Gli eventi", momento espressamente dedicato alla vita cittadina, dal Summer Jamboree, al Caterraduno, alla Fiera, ai concerti alla rotonda, fino ai mercatini natalizi.


Lorenzo sorpreso in azione dal sottoscritto lo scorso ottobre in Piazza del Duca

Un lavoro protrattosi da maggio a dicembre, come sostiene il regista-curatore Cicconi Massi, in modo da poter offrire un assaggio di Senigallia in tutte le stagioni, come una città che non vive solo d’estate, ma che, grazie ai giochi di luce, alle bellezze paesaggistiche e all’anima cittadina conviviale e aperta, riesce a riempire 13 km di spiaggia con locali, musica, appuntamenti culturali, momenti ricreativi e divertimenti per tutti.

mercoledì 18 febbraio 2009

a Milano una serata dedicata a Mario Giacomelli

Saranno presentati due libri usciti in contemporanea sull'opera del fotografo senigalliese
Fonte: Massimo Renzi 60019.it

Presso il Centro Internazionale di Fotografia "Forma" di Milano, spazio espositivo tra i più prestigiosi d’Italia che dal 16 gennaio scorso sta ospitando una ricca antologica di Mario Giacomelli, giovedì 19 febbraio si svolgerà una serata "a più voci" interamente dedicata all’opera del fotografo senigalliese.


Cesare Colombo, Simone Giacomelli, Alessandra Mauro e Simona Guerra presenteranno "La figura nera aspetta il Bianco" (editore Contrasto, a cura di Alessandra Mauro) e "Mario Giacomelli, la mia vita intera" (Bruno Mondadori editore, a cura di Simona Guerra), due libri pubblicati quasi in contemporanea.
Insieme alla mostra in corso (fino al 22 marzo), la serata rappresenta l’occasione per celebrare e ricordare uno degli artisti della fotografia più innovativi del novecento, che ha trascorso tutta la sua vita a Senigallia e che ha donato alla sua città un prestigio internazionale assoluto grazie ad alcune immagini che sono divenute delle vere e proprie icone dell’arte contemporanea.

Senigallia: "2° concorso fotografico al femminile" del Consiglio delle Donne

Torna per il secondo anno il "Concorso Fotografico al Femminile" indetto dal Consiglio delle Donne del Comune di Senigallia.
Sulla scia del maestro Mario Giacomelli che, lasciandosi ispirare dalle poesie del Leopardi, ha prodotto scatti di eccezionale intensità e valore artistico, anche il Consiglio delle Donne ha scelto di proporre come tema-guida una poesia, ed in particolare il verso della poetessa Emily Dickinson:

Cauta vagliai la mia piccola vita
e separai l'effimero
da ciò che durerà finché vi sia
chi - come me - sia costretto a sognare.

Il verso di questa poesia lascia alle partecipanti un'ampia libertà di interpretazione, ma al contempo si configura di grande impatto emotivo e capace di suscitare forti riflessioni. L'obiettivo del concorso è, oltre alla valorizzazione della produzione artistica delle donne appasionate di fotografia, l'opportunità di esprimere liberamente il proprio mondo interiore e ciò a cui si attribuisce importanza e valore.
Le donne sapranno sicuramente utilizzare lo strumento della fotografia per comunicare con un pubblico più vasto, a cui vogliono trasmettere l'importanza di conoscere e capire non solo ciò che le circonda, ma anche il significato che attribuiscono ai fatti della vita.


Il concorso è aperto a tutte le donne, di qualsiasi età, nazionalità e cultura.
La partecipazione è gratuita. Ogni autrice potrà concorrere con un massimo di n.2 fotografie. Tutte le immagini dovranno pervenire ENTRO e non oltre il 9 marzo 2009 presso il Museo Comunale d'Arte Moderna e dell'Informazione - Via Pisacane n.84 - 60019 Senigallia.

Tutte le immagini pervenute saranno esposte al pubblico in una mostra appositamente allestita, presso il Palazzo del Duca del Comune di Senigallia, che verrà inaugurata il giorno 15 marzo 2009 e rimarrà aperta fino a domenica 29 marzo, giorno della premiazione delle due fotografie vincitrici, una per ogni categoria prevista:
- 1^ foto classificata, selezionata dalla Commissione giudicatrice - premio € 500;
- 1^ foto classificata, votata dal pubblico - premio € 200.

Informazioni:
Ufficio: Attività Istituzionali - Consiglio delle donne
Referente: Sig. Brecciaroli Nerio
Sede: Piazza Roma, 8
Telefono: +39 071.6629306
Mail:
consiglio.donne@comune.senigallia.an.it

scarica il regolamento completo

martedì 17 febbraio 2009

Fotografi nel web #73: Giacomo Brunelli



Giacomo Brunelli: chi è?
Fotografo per professione, per passione o quale altra definizione ti si addice di più?

Fotografo per professione perché dedico alla fotografia tutto il mio tempo libero.

Quando hai iniziato a fotografare?
Ho cominciato a fotografare con una Canon Snappy intorno al 2000 e due anni dopo con una Miranda AutoSensorex EE.

Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Mi piace il reportage. Assomiglia ad un'avventura.

Hai fatto qualche corso di fotografia?
Si, ho studiato all'Istituto Superiore di Fotografia di Roma nel 2004 per 6 mesi.

Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Giacomelli moltissimo, ma anche Lartigue mi fa ridere...

Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Uso da sempre una Miranda, all'inizio una Sensorex EE del 1972, poi, dopo averla lasciata in un taxi a Bratislava, una Sensomat del 1968.

Qual è lo scatto al quale sei particolarmente legato?
Questo: mi piace perché quella rana fa il conto alla rovescia di quanto manca per rialzarsi.


Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Non so quale sarà il mio prossimo progetto, sto ancora scattando agli animali (è da poco stato pubblicato il mio primo libro "The Animals" da Dewi Lewis Publishing) anche se sono interessato a spaventapasseri, paesaggi ed orti. Sono progetti ai quali sto lavorando da tempo ma, non avendo ancora stampato nulla, vedremo come si svilupperanno.

Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
Si, ho avuto sia mostre collettive che personali, le più belle alla Arden&Anstruther gallery di Petworth, Uk, alla The New Art Gallery Walsall, Uk, alla Galleria Belvedere di Milano e al FotoFestiwal di Lodz, Polonia.
E' tutt'ora in corso una mostra in Galles al Wrexham Arts Centre.

Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Oltre il libro "The Animals", le riviste che si sono occupate dei miei animali sono:
Foto&Video, Russia
Katalog, Danimarca
Photo, Francia
Zoom, Francia
Per i premi, il 'Sony World Photography Awards', la nomination allo 'Black&White Spider Awards' e il premio 'Gran Prix di Lodz'.

Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Tutte le mie mattinate più belle.

Raccontaci un episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
Incontri pieni di sorprese... mi sono capitate tantisime cose, la più interessante è quella riguardante la foto del serpente con il fiore che ho trovato morto lungo la strada, l'ho portato a casa, messo sotto il sole per irrigidirlo e poi fotografato.


Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Che erano ad altissimo potenziale!

Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
www.luminous-lint.com
www.giacomobrunelli.com

Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
E' favoloso anche ricominciare...








Fotografie: © Giacomo Brunelli

Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
Ciao Beatrice (mia figlia di 11 mesi)!


Leggi l'intervista anche su: Fotografi nel Web

lunedì 16 febbraio 2009

10 mm. di felicità (il giorno dopo)

Ingredienti: ricevere un incarico per foto urgenti ad una struttura in attesa di inaugurazione, una pista di pattinaggio deserta e azzurra come il cielo, niente bora (meno male!), un bel sole, un susseguirsi armonioso di linee dritte e curve, un solo obiettivo (Sigma 10-20), una sola lunghezza focale (10 mm.), un diaframma variabile tra F18 e F22, mani gelate e voglia di scattare a volontà...

Basta poco per essere felici! (anche al lavoro...)


Canon EOS450D - Sigma 10-20 F4-5.6 EX DC HSM
1/200 - F220 - ISO200 @ 10 mm.