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lunedì 26 gennaio 2009

Cochi e Renato: "Una coppia infedele"

Ho assistito ieri, domenica 25 gennaio 2009, allo spettacolo "Una coppia infedele" di Cochi e Renato, al Teatro Pergolesi di Jesi (AN).
E' stata una bellissima esperienza, anche perché, grazie all'amico Fabrizio "Fabrais Bum Bum", batterista dei Good Fellas (gruppo che accompagna la coppia di comici milanesi nel tour teatrale), ho potuto vivere lo spettacolo da dietro le quinte come fotografo di scena.
Poter girare nei camerini, dietro il palco, vivere i momenti che accompagnano l'apertura del sipario, osservare il lavoro degli operatori di scena, scattare e ridere contemporaneamente di fianco ai miei idoli d'infanzia... è stata davvero un'esperienza unica!

Dicevo, idoli d'infazia... e sì, perché io ho, tra i pochi ricordi indelebili della mia infanzia, l'immagine fissa di quei due ragazzotti sulla TV in bianco e nero che cantavano "come porti i capelli bella bionda", "la gallina", "e la vita e la vita", e che poi rifacevo con i miei amici delle elementari durante la ricreazione.

Altri tempi... ma Cochi e Renato sono sempre uguali, il tempo sembra non essere passato per loro... semplicemente fantastici!

Ecco qualche scatto del piacevole pomeriggio; spero quanto prima di poter mettere on-line la galleria fotografica dello spettacolo, rimanete sintonizzati!

Canon 450D + Tamron 17-50 F/2.8 XR Di II
1/60 - F2.8 - ISO400 @ 29 mm.

Canon EOS450D - Sigma 10-20 F4-5.6 EX DC HSM
1/60 - F4.0 - ISO800 @ 10 mm.












Spazio amarcord... sono cambiati davvero poco, vero?



Recensioni in rete:

Tutto il meglio di Cochi e Renato in questo nuovo spettacolo che alternerà canzoni demenziali, gag surreali, riflessioni insensate, battute fulminanti di una coppia che non smette mai di stupire ed essere amata dal grande pubblico. Definire la loro comicità, il loro personalissimo modo di fare teatro comico è un’impresa ardua: Cochi e Renato hanno creato per il pubblico un nuovo modo di ridere, di cantare, di guardare il mondo. Ed è ancora così.
Con loro in scena vedremo anche I Goodfellas, sette straordinari musicisti che accompagneranno il duo nell’interpretazione di canzoni culto vecchie e nuove.


La recensione di Petra Motta

A quasi due anni di distanza dall’ultimo spettacolo presentato al Creberg di Bergamo, Cochi e Renato ritornano con la loro ultima fatica: Una coppia infedele. Fedelissimi, invece, lo sono sempre stati, sia nel loro inossidabile duo comico, fra i più longevi del teatro italiano, sia nei confronti del pubblico che li ama e li segue da decenni con instancabile passione.

Lo spettacolo, che ha un impianto molto simile al precedente, presenta tutte le canzoni e le gag che abbiamo imparato ad amare – “La gallina”, “E la vita e la vita”, “È l’amore”, “Libe-libe-là”, “Puli puli pu”, “Nebbia in Val Padana”.
Fatta eccezione per alcuni brani inediti e alcune incursioni nel mondo contemporaneo del gossip e della politica – la barca di D’Alema, Berlusconi e Veronica Lario, i ministri del governo da Brunetta a Tremonti, ecc. – non ci sono stati veri cambiamenti né stilistici né contenutistici rispetto al “Nuotando con le lacrime agli occhi” di due stagioni fa; eppure il pubblico non se ne accorge, ride, applaude, invoca i nomi dei due beniamini , urla “bravo!” a scena aperta, batte il tempo delle canzoni e le canta insieme a loro, quasi si trattasse del concerto di un famoso gruppo rock.
Giovani, meno giovani, giovanissimi, tutti conoscono i testi delle canzoni e il loro ritmo, ma si resta ancora stupiti di fronte alla straordinaria intesa tra i due comici, alla loro capacità di capirsi senza parlare, senza neppure guardarsi, alla loro perfetta padronanza delle pause e dei tempi scenici. Assistere alla spontanea abilità con la quale riescono a preparare le battute e i loro tuttora avveniristici nonsense ha del miracoloso, soprattutto considerando che è una comicità che resiste inalterata da oltre quarant’anni.

Bravi loro e bravi i Good Fellas che li accompagnano in ogni loro spettacolo grazie a una musica incalzante e appropriata. Dopo l’immancabile fuori programma con le intramontabili “Come porti i capelli bella bionda” e “L’uselin della comare”, senza le quali il pubblico non potrebbe congedarsi con piena soddisfazione, i due lasciano il teatro e i loro spettatori immersi in un’atmosfera di gioia e divertimento d’altri tempi, che non è mai stata così necessaria come oggi.


La recensione di Wanda Castelnuovo

Ottimo ‘incipit’ per la stagione 2008/2009 del Teatro Nuovo con due esperti professionisti, la coppia ‘Cochi & Renato’ con l’ultimo lavoro dal titolo “Una coppia infedele”, ironico perché in verità la loro fama è data proprio dalla fedeltà professionale sempre foriera di successi meritati grazie a un sodalizio - fondato su una comicità semplice, ma originale e con venature poetiche - che risale all’adolescenza, mentre le esperienze singole pur se fortunate non sono state così continue.
E di successo si può parlare anche per la loro regia dello spettacolo che cresce man mano in qualità raggiungendo il massimo nella seconda parte in cui allo spettatore non è concessa nessuna tregua dal divertimento in modo che si esce soddisfatti e appagati come dopo il vino del miracolo alle nozze di Cana.
Il segreto di questa popolarità inossidabile, destinata comunque ad aumentare, sta nell’intelligente capacità di rinnovarsi con una comicità ‘a largo spettro’ che sa divertire tutti i palati oltreché nelle intrinseche qualità interpretative, esaltate dall’accompagnamento della scatenata band dei “Goodfellas” (composta da 7 elementi ben affiatati), molto trascinante anche quando si esibisce da sola.
Ecco allora dipanarsi con ritmo serrato il meglio della loro eccezionale carriera: dalle battute alle gag e alle riflessioni fino alle canzoni senza senso, il tutto condito con ironia più o meno sottile. Risultato: un ‘cabaret’ di qualità, piacevole, scattante, dinamico e rivitalizzato che stravolge e mescola significati e linguaggi raccontando storie paradossali.
Per Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto una nuova ventata di giovinezza artistica per rilassare e divertire riflettendo senza riflettere e pensando senza pensare.

2 commenti:

  1. Eh, si!...quanti ricordi, Libero!
    Sono stati fortunati ad averti come fotografo di scena. Scatti molto belli.

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  2. Un grande post per un cultore degli anni Settanta come me.........
    Le foto sono davvero emozionanti e come sempre mostri grande predilezione per spettacoli musicali e strumenti....

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