Google
 

venerdì 13 febbraio 2009

Nuove acquisizioni del Musinf Senigallia: fotografia stenopeica

Si amplia la già ricchissimma raccolta fotografica del Musinf. Una cinquantina sono le nuove acquisizioni di fotografia stenopeica che il Museo comunale d’arte moderna ha ricevuto e catalogato dall’inizio dell’anno.

Le acquisizioni sono il primo risultato della istituzione a Senigallia dell’Osservatorio nazionale di fotografia stenopeica, che di fatto ha proposto la nostra Città anche come capitale italiana di questo tipo di fotografia. Cosa è la fotografia stenopeica? Si tratta di uno storico ed affascinante modo di fotografare attraverso camera obscura, non dotata di obiettivo, ma solo di un minuscolo foro. L’assenza dell’obiettivo conferisce alle riprese stenopeiche carattere e fascino particolari.

Per questo la fotografia stenopeica, internazionalmente conosciuta come Pinhole, sta riscuotendo rinnovato successo e ha acquisito molti cultori in tutto il mondo. Numerose sono in Italia le manifestazioni di fotografia stenopeica ed esiste anche una giornata internazionale della fotografia stenopeica. A coordinare presso il Museo il lavoro di raccolta, informazione e didattica della fotografia stenopeica è Massimo Marchini, che è anche un apprezzato costruttore di macchine stenopeiche in legno. Alcune delle macchine stenopeiche costruite da Marchini sono esposte nella bacheca della sala d’ingresso del Museo senigalliese. La catalogazione delle fotografie del settore stenopeico è stata curata per il Musinf dalla dr. Giada Romano. Le fotografie originali, ora entrate a far parte della raccolta del Musinf, sono state realizzate da autori notissimi nel settore come Alessandra Capodacqua, Luigi Ciparrone, Marco Mandrici, Massimo Marchini, Pierluigi Manzone, Massimo Stefanutti, Sergio Maritato.

Chiunque ami la fotografia conosce “The thousand windows” di Alvin Langdon Coburn, che è un’immagine stenopeica” dice il prof. Stefano Schiavoni, consigliere delegato ai progetti della fotografia aggiungendo che “questa immagine è ancora un punto di riferimento per l’odierna fotografia di paesaggio urbano. Fu scattata all’inizio del Novecento. Già c’era stata la passione per la fotografia senza obiettivo dei pittorialisti. Dal foro stenopeico si può ottenere un tipo di immagine, conforme ad un sentire poetico, che aspiri ad allineare i risultati dell’immagine fotografica su quelli dell’ immagine pittorica”.
I giovani interessati ad apprendere le tecniche della fotografia stenopeica, che tra l’altro si avvale di apparecchiature di costo bassissimo” dice il prof. Bugatti, direttore del Musinf “potranno iscriversi ad un corso specialistico tenuto gratuitamente al Musinf da Massimo Marchini”.

Per le domande di iscrizione al corso di fotografia stenopeica basta compilare la scheda di iscrizione presso il Musinf (per informazioni tel. 07160424 dalle 10 alle 12,30).
Antica tecnica di ripresa, quella stenopeica è oggi usata in campo sperimentale ed artistico, pure in abbinamento con macchine digitali appositamente modificate. Il lavoro iniziato dall’Osservatorio della fotografia stenopeica ha il progetto di condurre ad una raccolta documentativa dell’evoluzione artistica del linguaggio stenopeico in Italia . Senigallia poi è già impegnata nel promuovere una mostra nazionale stenopeica, che nel 2009 giungerà alla seconda edizione.

Fonte: Musinf Senigallia

Nessun commento:

Posta un commento